Più che efficiente, addirittura super efficiente. Già, perché l'Agenzia delle Entrate, cogliendo molto bene la palla al balzo lanciata poco tempo fa dal Consiglio dei Ministri con il decreto-legge n. 39 pubblicato in GU il 29 marzo 2024, (esattamente ci riferiamo ai contenuti dell'articolo 6 "Misure per il monitoraggio di transizione 4.0", comma 1) ha bloccato i codici tributo da 6936 a 6940, rendendo così impossibile la fruizione dei relativi crediti d’imposta regolarmente maturati, o in corso di maturazione, mediante compensazione con F24.
Oltre ad alcuni emendamenti di natura squisitamente formale, nei commi dell'art. 38 ne è stato inserito uno molto importante, che di fatto mette un tetto alle spese rilevanti per i pannelli fotovoltaici e i sistemi di accumulo.
Questo emendamento afferma che il MIMIT introdurrà un fattore di proporzionalità tra la spesa ammissibile e l’energia prodotta (€/kW) o accumulata (€/kWh). Un altro emendamento - importante - è tuttavia svanito nel nulla.
Cogliendo tutti di sorpresa, il Consiglio dei ministri del 26 marzo 2024 ha approvato un decreto-legge, non all'ordine del giorno, che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali. Gli organi di stampa hanno dato particolare rilievo alle modificazioni introdotte relativamente alla disciplina del c.d. superbonus edilizio, dimenticandosi di menzionare quelle che hanno interessato gli investimenti 4.0 e le attività di R&S, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
La convergenza tra IT e OT ha reso più vulnerabile quello che una volta si riteneva essere un dominio chiuso e sicuro: l’ambito della produzione.
Con i paradigmi Industria 4.0 si sono creati nuovi scenari in cui gli incidenti di sicurezza che occorrono nel mondo informatico possono ripercuotersi su tutto l’ecosistema interconnesso della fabbrica.
Un appuntamento da non perdere per comprendere l’importanza di sviluppare strategie di difesa e iniziare a farlo nel miglior modo possibile.
Come si legge nel documento rilasciato dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR (puoi scaricare la versione originale qui), nel suo scopo principale il Piano Transizione 5.0 “intende proiettare il Piano Transizione 4.0 verso un nuovo paradigma 5.0, orientato alla transizione ecologica”. Per fare ciò il piano prevede “un ampio schema di sostegno all’innovazione digitale a supporto della transizione verde nel sistema produttivo”.
(fonte immagine: Governo.it)