È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DL19 maggio 2020, n. 34 recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19": 266 articoli dove, come un mille proroghe di fine anno che si rispetti, 55 miliardi di euro vengono dati a manciate un po’ qua e un po’ là per non far torto a nessuno e risolvere nulla
Già noto come “Decreto Aprile”, divenuto poi “Decreto Maggio” a seguito dei ritardi accumulati (e lo crediamo bene… 266 articoli per circa 700 pagine!), il Decreto Rilancio è finalmente divenuto realtà con la pubblicazione in G.U. il 20 maggio 2020. Non tutte le misure in esso contenute, però, sono da subito operative. E’ il caso, ad esempio, del credito d’imposta messo a disposizione per chi abbia subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese (marzo, aprile, maggio) del periodo d’imposta precedente.
Il decreto prevede infatti che le modalità attuative siano da definire "con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro venti giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge”. Quindi, come anche per altre agevolazioni, sarà necessario attendere ancora un po’ sempre che i provvedimenti dell’AdE arrivino puntuali e non slittino come già successo per il “Decreto Aprile”.
Sul fatto che il “decretone” che Conte & Co. hanno messo a punto possa essere definito una vera e propria manovra non ci sono dubbi. Nei 266 articoli di testo fitto fitto c’è praticamente di tutto: dal sostegno ai lavoratori al taglio dell’IRAP, dai bonus vacanze a quelli per i monopattini, dalle agevolazioni per l’edilizia a quelle per i gestori degli stabilimenti balneari… ebbene si, tutto tranne la proroga, pardon…, il rafforzamento del piano Transizione 4.0, che il caro Ministro Stefano Pattuanelli aveva sventolato tra le varie promesse fatte addirittura il 3 marzo scorso.
In buona sostanza, il Decreto Rilancio non ha minimamente considerato le richieste che gli imprenditori e la stessa Confindustria (nonché le aziende utilizzatrici) avevano fatto a gran voce su una misura che, dal 2017, in modo semplice ed efficace ha permesso di intraprendere un percorso di innovazione e digitalizzazione come mai prima era accaduto.
E va beh, consoliamoci con tutto il resto di quanto contenuto nel “decretone n. 34” che, al pari di un mille proroghe, ha distribuito un po’ a destra e un po’ a manca ora decine, ora centinaia di milioni un po’ a tutte le categorie: questo per non scontentare nessuno ma, ahimè, per non venire mai a capo di nulla.
Le principali aree di intervento su cui "lavora" il DL 34 possono essere così riassunte:
- lavoro e sostegno del reddito;
- famiglie;
- imprese;
- turismo;
- mobilità;
- ristrutturazioni.
Non vogliamo certamente correre il rischio di addentrarci nei meandri delle centinaia pagine di cui si compone il “Decreto Rilancio” (mhhh… più che di rilancio, di assistenza statale). Lasciamo a voi scaricarlo al link sottostante per approfondirne i contenuti, ovviamente con l’aiuto del vostro commercialista (se anche lui non ci si perde) per quanto riguarda le misure che vi possono maggiormente interessare.
Dal canto mio, mi guarderò come funzioneranno i bonus vacanze e monopattino. Da bravo italiano che ci tiene all’abbronzatura non ho intenzione di rinunciare alle mie sudate vacanze, dopo questo periodo di lockdown che ha messo in ginocchio imprese, commercianti, professionisti. E siccome tengo molto anche all’ambiente, ho deciso di andarci in monopattino. Grazie Conte! Se non ci fossi bisognerebbe inventarti.
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