Forse ci siamo: il nuovo "iperammortamento" durerà due anni. La bozza della LdB 2021

Eppur si muove. Dopo le roboanti dichiarazioni di sostegno al piano Transizione 4.0, iniziate a marzo in pieno lockdown e susseguitesi più o meno ritmicamente ogni paio di mesi, il 13 novembre scorso è arrivata la bozza (e precisiamo "bozza") della legge di bilancio 2021.

il 13 novembre scorso è arrivata la bozza della legge di bilancio 2021. E dunque, quali novità in relazione al piano Transizione 4.0?

Ebbene, l’articolo 170, dedicato proprio al tema “Transizione 4.0 Credito d’imposta per beni strumentali nuovi”, introduce, almeno apparentemente (visto che si tratta di una bozza) una serie di sostanziose novità riguardanti il mondo degli investimenti materiali e immateriali, con riferimento tanto ai beni semplici, che a quelli funzionali alla trasformazione tecnologica delle attività in ottica 4.0, ovvero a quelli rientranti negli allegati A e B.

Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le novità che la bozza introduce. Con un consiglio: chi legge non si lasci prendere da facili entusiasmi. Come detto la legge di bilancio, e a maggior ragione l’art. 170, sono provvisori. Questo governo ci ha abituati a clamorose smentite anche se, tuttavia, stavolta non vogliamo essere particolarmente critici o prevenuti, in quanto le coperture dovrebbero essere garantite (almeno in gran parte) dal Recovery Fund europeo.

 

Riassumiamo di seguito i punti salienti dell’art. 170 della bozza della legge di bilancio 2020.

  1. Ampliamento dell’arco temporale a due anni, con retroattività da novembre 2020
  2. Modifica al rialzo delle aliquote agevolative sotto forma di credito d’imposta sia per i beni strumentali semplici (cioè i beni ex superammortamento) che per i software e i beni strumentali 4.0 (ex iperammortamento)
  3. Periodo di compensazione del credito più breve
  4. Si amplia la platea dei beneficiari anche agli esercenti arti e professioni
  5. Ritorna l’obbligo della perizia, in questo caso “asseverata”
  6. Più specifiche nel comma dedicato ai controlli.

1. Ampliamento dell’arco temporale a due anni, con retroattività da novembre 2020

A differenza delle passate leggi di bilancio, la bozza prevede una stabilizzazione dell’agevolazione su un arco di due anni, addirittura con retroattività a partire dal 16 novembre 2020. Il comma 1 recita che il nuovo credito d’imposta riguarderà gli investimenti effettuati “a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione”.

 

2. Modifica al rialzo delle aliquote agevolative sotto forma di credito d’imposta sia per i beni strumentali semplici (cioè i beni ex superammortamento) che per i software e i beni strumentali 4.0 (ex iperammortamento)

Il comma n. 6 dedicato alle aliquote è piuttosto sostanzioso. Cerchiamo di riassumerlo schematicamente.

 

EX IPERAMMORTAMENTO

Investimenti in beni materiali 4.0 dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (allegato A):

  • Aliquota al 50% fino a 2,5 milioni di euro
  • Aliquota al 30% da 2,5 a 10 milioni di euro
  • Aliquota al 10% da 10 a 20 milioni di euro

Investimenti in beni materiali 4.0 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (Allegato A):

  • Aliquota al 40% fino a 2,5 milioni di euro
  • Aliquota al 20% da 2,5 a 10 milioni di euro
  • Aliquota al 10% da 10 a 20 milioni di euro

Investimenti in beni immateriali 4.0 (software) dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 (Allegato B):

  • Aliquota elevata al 20% fino a 1 milione di euro.

 

EX SUPERAMMORTAMENTO

Investimenti in beni materiali e immateriali non 4.0 dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021:

  • Beni materiali: aliquota al 10% fino a 2 milioni di euro
  • Software: aliquota al 10% fino a 1 milione di euro
  • Aliquote elevate al 15% se gli investimenti riguardano la realizzazione di forme di lavoro agile.

Investimenti in beni materiali e immateriali non 4.0 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022:

  • Beni materiali: aliquota al 6% fino a 2 milioni di euro
  • Software: aliquota al 6% fino a 1 milione di euro

3. Periodo di compensazione del credito più breve

Molto interessante è il contenuto del comma 9, che riguarda il periodo di utilizzo in compensazione del credito maturato. Per tutti i tipi di investimento, indipendentemente dalla loro tipologia, la compensazione verrà effettuata come segue:

  • N. 3 annualità a decorrere dall’anno stesso dell’avvenuta interconnessione.

Solamente per gli investimenti non 4.0 (ex superammortamento) e per le aziende che non superano i 5 milioni di euro di fatturato, la compensazione potrà avvenire in un’unica annualità.

 

4. Si amplia la platea dei beneficiari anche agli esercenti arti e professioni

All’interno del comma 11, si fa esplicito riferimento all’applicazione delle stesse agevolazioni anche ai soggetti che esercitano arti e professioni, ovvero a quei soggetti che esercitano per professione abituale una attività di lavoro autonomo, ancorché non esclusiva.

 

5. Ritorna l’obbligo della perizia, in questo caso “asseverata”

Per tutti i beni del tipo 4.0 è previsto l’obbligo della perizia asseverata se il costo rilevante ai fini agevolativi è superiore ai 300mila euro. Nel caso di investimenti (sia materiali che immateriali) inferiori ai 300mila euro può bastare una dichiarazione a firma del legale rappresentante.

È interessante vedere come nel tempo la disciplina abbia passato in rassegna tutte le tipologie di perizie: originariamente si richiedeva una perizia giurata al di sopra dei 500mila euro, poi si è passati alla perizia semplice per i beni di valore superiore ai 300mila euro, infine ora si parla di perizia asseverata.

 

6. Più specifiche nel comma dedicato ai controlli.

Fino ad ora, riguardo ai controlli sono girate solamente delle notizie incontrollate (scusate il gioco di parole). L’ultimo comma della bozza dell’art. 170, il numero 12, oltre a fare esplicito riferimento agli oneri documentali, che sono rimasti invariati (obbligo di apposizione della corretta dicitura, pena la decadenza del beneficio), richiama la facoltà da parte dell’Agenzia delle Entrate e del MISE di collaborare in relazione a interpelli e ad attività di natura tecnica che potranno anche essere condotte avvalendosi di “soggetti esterni con competenze tecniche specialistiche”.

 

Per chi volesse approfondire ulteriormente le tematiche abbozzate in questo articolo, mettiamo a disposizione la bozza dell'articolo 170 della legge di bilancio 2021 a cui il MEF sta lavorando.

Download
Bozza dell'articolo 170 (piano Transizione 4.0) della legge di bilancio 2021 (13 novembre 2020)
BOZZA - Art. 170 - LdB 2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 178.1 KB

 Cerchi dei professionisti seri che ti supportino nel percorso di innovazione digitale?

Svolgi attività di R&S e vuoi accedere al credito d'imposta?

Intendi effettuare investimenti INDUSTRIA 4.0, ma non hai punti di riferimento?

Cerchi qualcuno che sia in grado di darti un parere tecnico competente?

Necessiti di una perizia giurata per i tuoi investimenti 4.0?

 

Che cosa stai aspettando?

CONTATTACI SUBITO, anche per una semplice consulenza.